Giorno 35: Il vino buono.
martedì 4 gennaio 2022

La nostra guest house a Suchitoto ha un giardino che è un piccolo eden. Verde smeraldo, con un tetto di palme che protegge dal sole cocente e una vista che seduce gli occhi. Ci passiamo la mattinata a finire di lavorare e comunicare un po’ con l’Italia.

Nel pomeriggio giriamo per bene la cittadina. È proprio bella. Dopo essere stati a lungo in luoghi più affollati e caotici è un piacevole passatempo. Ci permette di rifiatare. Ci fermiamo a mangiare in un bel ristorante a pochi passi dalla cattedrale, in una via davvero suggestiva. Cucinano un ibrido tra crepes francesi e cucina locale molto piacevole. La simpatica proprietaria ha vissuto a lungo in Francia. Non solo accettano Bitcoin ma usano il wallet della Bitcoin Beach. Niente Chivo. La signora non sa bene come si usa, fa sempre fare a noi, segno evidente che non le capita molto spesso ancora. Ma è molto aperta all’idea. E pronta a qualsiasi cosa che possa farla lavorare di più e meglio. L’incentivo. Business is business.

Al tramonto torniamo nel nostro piccolo giardino a guardare la luce rosa infiammare le colline e il lago. Dedichiamo il resto della serata a programmare il lavoro dei prossimi giorni. Stiamo per tornare alla Bitcoin Beach e vogliamo realizzare un video documentario che possa farla vivere anche ai tanti amici che ci seguono e ci leggono. C’è molto da scrivere e molto da discutere.

Approcciarmi a questi contenuti finali che ci apprestiamo a realizzare mi costringe a iniziare a tirare le somme. E ci sono molti aspetti che mi confondono. Sui quali ancora non mi sono fatto un’idea ben delineata. 

Da divulgatore ed esperto che idea mi sono fatto di quello che ho visto succedere in El Salvador? Come lo valuto?

Le complessità di quello che si sta provando a fare in questa nazione vanno al’ di là di ogni mia più pessimistica previsione. La società umana è estremamente articolata e la moneta è qualcosa che vi si interseca profondamente. È difficile vederlo con nettezza dalla scrivania di casa propria. Bisogna venire sul campo per capirlo. Qui in trincea. Dove lo scontro tra due modelli economici profondamente diversi sta iniziando. El Salvador è un early adopter. Il nostro entusiasmo e le nostre speranze non devono farcelo dimenticare.

La gente qui ha bisogno di strumenti concreti per trasmettere valore, che siano conformi alle loro esigenze, che sono basilari e per questo molto peculiari. Bitcoin ha molto da crescere prima di poter essere un’alternativa valida. La volatilità è un problema, la sua natura digitale anche, come la sua complessità. Qui c’è tanta gente che ha ancora bisogno di toccare, di scambiare fisicamente e di rispondere a bisogni immediati. In questo il contante è ancora superiore. Apprezzare le caratteristiche radicalmente nuove di Bitcoin richiede una conoscenza e una formazione che è ancora largamente assente. Una lacuna questa che spetterà all’associazionismo militante riuscire a colmare. Non penso sia nell’agenda politica del paese.

Ma questo tutto sommato può essere un bene. Se un pugno di organizzazioni e imprese locali riusciranno a lavorare con il giusto entusiasmo per portare visione ed educazione ad un popolo che ne avrebbe tanto bisogno, allora questa sarà la rivoluzione dal basso che in molti auspichiamo. Ci vorrà tempo, ma così facendo Bitcoin riuscirà davvero a dimostrare di essere quell’idea tecnologica capace di imporsi al di là di tutto e di tutti. Senza bisogno di leggi e patenti da parte delle autorità. Semplicemente perché è la forma di denaro migliore possibile. Inevitabile perché il deterioramento del sistema attuale è evidente, ad ogni latitudine ed in ogni contesto sociale. Perché più idonea a ciò che ci aspetta, a ridisegnare una società diversa, fondata su principi economici alternativi e guidata in maniera meno autocratica, più aperta e inclusiva. Se ciò avverrà, richiederà anni. Facciamo meglio a metterci tutti l’anima in pace.

Come ogni iniziativa verticistica e calata dall’alto invece sarà molto più rapido vedere se la legge Bitcoin ripagherà il suo padre politico e frontman. Serviranno una manciata di mesi per capire se il legal tender avrà successo nel fare di El Salvador una meta ambita per investitori e aziende blockchain. E questo è un aspetto da non sottovalutare né sottostimare. È una sfida importantissima. Il rilancio economico di un’intera nazione andrebbe a beneficio di tutti, anche se non equamente. Aiuterebbe a ingolosire altre nazioni e a migliorare considerevolmente la reputazione di Bitcoin come sottostante economico. E questo sarebbe importante per ciascuno di noi.

La verità è che anche ciò che stiamo provando a fare su scala globale è straordinariamente articolato e complesso. Serviranno compromessi, e lo scrivo per primo a me stesso. Ci aspettano decenni a dare colpi al cerchio e colpi alla botte. Ma lì dentro c’è il vino buono.