Sono state settimane emozionanti quelle che abbiamo appena finito di vivere.
Quando è nata, l’idea della Missione El Salvador 2021 era poco più che un gioco. La curiosità era tanta nei confronti di ciò che stava accadendo nel piccolo stato del Centro America e la domanda pressante era una sola.
Ma se bitcoin è valuta a corso legale in tutto il Paese, sarà possibile viverci a lungo senza toccare una banconota?
Quando ci siamo resi conto che l’unico modo per verificarlo sarebbe stato vivere quest’avventura in prima persona e che nulla avrebbe potuto impedircelo, non abbiamo avuto dubbi: dobbiamo andarci il prima possibile.
Sono seguite settimane di attenta pianificazione e studio. Abbiamo scelto di trascorrere oltre un mese e mezzo in El Salvador, facendo il nostro lavoro e raccontando passo dopo passo l’esperienza. L’obiettivo è quello di visitarlo tutto, uscendo dalle grandi città e dalle tratte turistiche, incontrando le persone, vivendo anche in contesti rurali e non civilizzati, per capire quanto davvero questa tecnologia stia penetrando sul territorio e se la popolazione ne abbia davvero colto il senso profondo. Lo vivono come una opportunità di riscatto oppure è semplicemente un’altra forma di denaro con cui sopravvivere? E ancora, i continui annunci del presidente Nayib Bukele, la Bitcoin City, il Bitcoin Bond, sono solo sofisticate tecniche di propaganda politica oppure corrispondono ad un preciso progetto di Paese che sta realmente prendendo forma?
Chi segue il Bitcoin Italia Podcast sa bene inoltre quanto a noi sia cara la narrazione di bitcoin come strumento a tutela dei diritti umani e civili delle popolazioni. L’avventura che stiamo per vivere ci da quindi anche l’opportunità di raccontarvi la storia di un popolo, quello salvadoregno, che non si è trovato in povertà per caso e nemmeno per propria volontà. Una storia drammatica e sanguinolenta, che parla di secoli di oppressione colonialista, di feudalesimo latifondista imposto da un pugno di potenti famiglie oligarche, di guerra civile fra le truppe governative e i guerriglieri socialisti ed infine di sottomissione economica alla potenza statunitense.
Sarà quindi anche un’occasione preziosa per mostrare un territorio poco conosciuto ma di grande bellezza. Per ricordare a noi occidentali quanto grande sia il nostro privilegio raccontando le vicende di altri esseri umani, esattamente uguali a noi, che hanno però avuto la sfortuna di nascere in un luogo difficile, molto più del nostro. Sarà un ibrido fra un blog di tecnologia ed uno di viaggio, fatto di colori, volti, voci e transazioni Lightning. Per capire se il futuro, quello che tutti vorremmo per i nostri figli ed i nostri nipoti, possa davvero nascere alle pendici di un vulcano, alimentato ad energia geotermica, grazie all’idea di un geniale e sconosciuto scienziato cypherpunk.
A meno di ventiquattro ore dalla partenza l’emozione e l’eccitazione sono a livelli stratosferici. Prima di imbarcarci la mente corre al lungo percorso che ci ha portati fin qui ed alle tante persone che dobbiamo ringraziare. Alla nostra comunità, i Bipers, sempre pronti a sostenerci e ad incoraggiarci, a Guybrush, il nostro mission control, che dall’Italia veglierà su ogni nostro passo, ai tanti bitcoiners, ben più esperti ed autorevoli di noi, che ci hanno supportato e dato informazioni essenziali nella preparazione del viaggio. Ma il grazie più grosso di tutti lo dobbiamo senz’altro al produttore esecutivo della Missione El Salvador 2021, Marcello Marigliano, per l’affetto, la stima, l’amicizia e la costante presenza. È soprattutto grazie a lui che, tra poche ore, saremo in grado di portarvi là dove nessun bitcoiner è mai giunto prima.